La cura delle edizioni digitali: capilettera opossumeschi e nuovi font
Ehi Book ha recentemente riportato un'interessante sfida lanciata da Engaging the reader. Oliver Reichenstein - fondatore e direttore della compagnia Information Architects - ha denunciato che «le edizioni digitali degli ebook sono generalmente più trascurate di quelle cartacee, ad esempio nella scelta dei caratteri o degli “a capo”. Il problema è che spesso ci si dimentica della fatica fisica che si fa nella lettura e di quanto anche elementi come l’allineamento del testo e lo stile delle singole lettere possano influire».
Non potremmo essere più d'accordo e per la nostra esperienza possiamo dire che mettiamo sempre la massima cura nell'edizione dei nostri libri - forse perché nella maggior parte dei casi nascono pensati per il digitale - e che accogliamo sempre volentieri l'invito a fare di più.
Ad esempio, andiamo molto orgogliosi di come Rossella ha disegnato personalmente gli splendidi capilettera del suo Perché le donne sposano gli opossum?, di cui vi diamo volentieri un assaggio, invitandovi però a sfogliare l'ebook per intero, proprio con il gusto con cui si sfoglierebbe un'edizione cartacea:
Come vi avevamo anticipato, però, abbiamo in serbo un'altra novità. Tutti noi sappiamo che uno dei vantaggi dell'editoria digitale è che il lettore è libero di scegliere tipologia e dimensione del carattere. Questo è sacrosanto, ma troppe volte significa che l'editore delega in toto al lettore una scelta di stile di cui dovrebbe continuare ad essere, almeno in parte, responsabile.
Ovverosia, nessuno tocchi la libertà di scelta del lettore, ma perché l'editore non dovrebbe ampliare la gamma di caratteri che il software dell'ereader mette a disposizione, proponendo una sua opzione personale?
A partire da queste convinzioni abbiamo deciso di adottare Liberation, un nuovo font per le edizioni digitali di Emma Books proposto da Valentina Voch, che si occupa per noi di produzione e ci racconta la sua scelta:
Con Love.com gli ebook di Emma hanno una nuova veste. Non mi riferisco ai contenuti ma alla forma, l'elemento estetico (ma non solo) che tanto viene decantato quando si parla di libri di carta. Va bene, non ci potrà essere il profumo della carta ma anche un font unito a uno stile pensato per l'impaginazione digitale fa la sua parte nel rendere confortevole una lettura, no? Per questo da oggi gli Emma Books vestiranno Liberation nelle sue varianti grazie e bastoni, un abito adatto a tutte le occasioni, sia che ci si immerga in una storia Glamour, Mistery, Cocktail, Hot, Love, Vintage, Life o Shadow. Il font graziato ci guiderà fin dall'inizio nelle storie Emmabooks, conducendoci fino al cuore delle vicende, lasciando spazio alla variante bastoni negli infratesti più particolari. Auguro alle lettrici e ai lettori una piacevole avventura femminile, digitale ;)